Il Mulo nella Storia

Il Ruolo del Mulo nella Storia

Le origini del mulo affondano le proprie radici in tempi davvero lontani: già nell'antica Illiria (corrispondente alle attuali regioni Balcaniche), il mulo era diffuso ed allevato dai contadini del luogo. Nello stesso periodo poi si diffuse nelle zone del Mediterraneo, nell'Africa e successivamente, in tutti i territori circostanti, fino ad arrivare poi, durante la scoperta dell'America, a colonizzare anche il nuovo mondo.

Le ragioni principali di questa diffusione davvero incredibile furono la sua costituzione robusta, la difficoltà con cui era vittima delle malattie, la rusticità e l'estrema adattabilità anche agli ambienti più sfavorevoli. Era, ed è ancora, un ottimo animale da soma generoso, caparbio e senza molte pretese se non un po' di fieno e biada e qualche attenzione.

Ma è durante i conflitti mondiali che questo animale ha dimostrato le sue vere qualità, tanto da diventare, non solo un compagno inseparabile di viaggio per i tanti soldati che combattevano al fronte, ma addirittura un vero e proprio camerate, quasi al pari dei soldati stessi. Partendo la primo conflitto mondiale, fino a dopo gli anni '40 i muli costituirono una parte integrante dell'esercito, essenziale ed insostituibile.

Dove

La sua rusticità, la resistenza e la capacità incredibile di poter affrontare con tranquillità anche i sentieri di montagna più impervi, lo avevano reso indispensabile per gli spostamenti dei soldati di montagna che, su ogni fronte, poterono così difendere le proprie postazione anche nei mesi più sfavorevoli. Basti pensare che un solo mulo era in grado di trasportare, il carico di tre uomini lungo salite impervie ed aspre e senza mai un segno di cedimento.

In ogni truppa, di ogni esercito, i muli mostrarono il loro valore, ed anche per le truppe del nostro paese costituirono un aiuto notevole, nonchè un compagno di viaggio insostituibile per ogni soldato. 'Soldati a quattro zampe' erano considerati questi preziosi animali che, duranti gli aspri conflitti tra le nazioni, non erano solo animali ma compagni di viaggio in grado di donare il cuore ai propri compagni umani i quali, a loro volta, si affezionavano a tal punto al loro mulo da piangerne la morte come avrebbero fatto per qualsiasi altro commilitone. Un qualcosa che può dare un'idea dell'importanza e dell'incredibile affiatamento tra i muli ed i soldati sono le numerose poesie e preghiere dedicate a questi valorosi animali da parte dei soldati. In alcune di queste preghiere, persino, i soldati si immedesimavano nei loro compagni a quattro zampe, immaginando, con l'umiltà è la semplicità di questi animali, cosa questi potessero volere: un giaciglio asciutto, un po' di fieno e qualche carezza.

Purtroppo, con l'avvento della ferrovia e delle auto, il mulo è stato relegato a semplice e cocciuto animale tipico delle fattorie; anche se, oggi, con un programma di rivalutazione progettato ad hoc, il mulo sta venendo pian piano rivalutato e riportato al suo antico splendore.

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