Zone di Produzione e Allevamento
Le Zone di Produzione e l'Allevamento dei Muli
Ovviamente, date le loro origini, non si può parlare di 'razze' di muli, ma solo di zone di produzione famose per le caratteristiche dei muli ottenuti dai vari incroci. Celebri, specie in passato, sono le quattro zone di produzione francesi:
- Pirenei, dove l'asino catalano costituiva la razza di stallone più utilizzata.
- Delfinato, dove i muli allevati erano solitamente di taglia media, piuttosto robusti e molto vigorosi.
- Il Massiccio Centrale, dove i muli avevano dimensioni medio-gradi, ed arano adatti soprattutto alla soma da montagna.
- Poitou, da cui provenivano muli di grossa taglia, particolarmente pesanti e muscolosi.
Tra i muli italiani invece, i più conosciuti sono certamente i muli martinesi, che sono allevati nel sud del paese, specie in Puglia dove vengono ottenuti dall'incrocio tra gli asini di Martina Franca ed i resistentissimi cavalli Murgesi.
Come ben sappiamo, i maschi di muli sono sempre sterili, mentre, in rare occasioni, alcune femmine potrebbero risultare feconde se accoppiate a cavalli o ad asini. Questo a causa del numero di cromosomi che prendono forma nelle fasi evolutive dell'ovulo.
In ogni caso, la durata della gravidanza è di poco superiore a gli 11 mesi del cavallo ed il puledro che ne risulta, essendo molto più resistente dei normali puledrini dei cavalli, può seguire la madre nel suo lavoro già molto presto. L'allattamento dura in media dai 7 a gli 8 mesi, durante i quali la fattrice resterà assieme al puledro ed inizierà a fornirgli le prime informazioni utili sul nuovo mondo che lo circonda. Già dalla quarta settimana però, volendo, la cavalla potrebbe riprendere la propria attività, senza comunque lasciare solo il puledro per troppo tempo.
La sterilità non impedisce tuttavia ai maschi di avere degli istinti di accoppiamento, perciò il puledro mulo viene castrato, preferibilmente in autunno o in primavera, dopo il compimento dell'anno e mezzo. Ai 18 o 24 mesi poi può iniziare anche l'addestramento del puledro che seguirà le regole generali utilizzate sia per i cavalli che per gli asini.
Ovviamente, anche se il mulo ha una vita lunga quanto quella degli asini (dai 30 ai 50 anni addirittura), per assicurargli un buon rendimento e per permettergli di essere utilizzato più a lungo, sarà bene prendersi cura con attenzione del suo governo: ferratura, alimentazione e condizioni generali di vita.